È una domanda molto ampia e complessa, non voglio correre il rischio di dare una risposta troppo articolata.
Quando si parla di futuro il mio primo pensiero e la mia attenzione va sempre verso i giovani. Se vogliamo davvero guardare in avanti dobbiamo necessariamente tenerne conto e valutare come aiutarli a diventare il motore del futuro prossimo.
Svincoliamoci dai tanti luoghi comuni che circondano le nuove generazioni, peraltro gli stessi luoghi comuni che esistevano mezzo secolo fa quando io stesso ero giovane, e cominciamo seriamente ad investire con grande fiducia su di loro.
Seguendo questa logica la scuola gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di un individuo che sappia muoversi nel mondo di oggi e di domani, non solo tecnologicamente, consapevole del ruolo da svolgere nella società e motivato nel suo lavoro.
Sosteniamo quindi l’istituzione scolastica, canalizziamo maggiori risorse in tutti i settori della formazione cercando di evitare che manchino, come purtroppo accade oggi, figure professionali fondamentali per il sano sviluppo del nostro paese.
La collaborazione tra scuola e, l’altro pilastro per la crescita dei nostri giovani, la famiglia è la rotta giusta da seguire per formare uomini e donne che potranno essere protagonisti nel gestire le nuove tecnologie, la transizione ecologica, lo sviluppo economico e sociale garantendo un futuro migliore a tutti.