Acacia Group https://kindcompany.it/ L'Osservatorio delle Imprese Thu, 23 Jan 2025 08:37:32 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 http://kindcompany.it/wp-content/uploads/2020/01/cropped-ICONA-32x32.png Acacia Group https://kindcompany.it/ 32 32 Giacomo Paolo Barnocchi (Edotto): Progettare il Futuro per le nostre Vite https://kindcompany.it/giacomo-paolo-barnocchi-edotto-progettare-il-futuro-per-le-nostre-vite Thu, 23 Jan 2025 08:37:30 +0000 https://kindcompany.it/?p=5216 Progettare il futuro delle nostre vite è un atto profondo e personale che richiede visione, consapevolezza e una certa flessibilità. Viviamo in un mondo in continua evoluzione, dove la tecnologia, la società e l’ambiente si intrecciano, creando scenari sempre nuovi. In questo contesto, scegliere una rotta per il nostro futuro significa innanzitutto capire dove vogliamo […]

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Progettare il futuro delle nostre vite è un atto profondo e personale che richiede visione, consapevolezza e una certa flessibilità. Viviamo in un mondo in continua evoluzione, dove la tecnologia, la società e l’ambiente si intrecciano, creando scenari sempre nuovi. In questo contesto, scegliere una rotta per il nostro futuro significa innanzitutto capire dove vogliamo andare, quali valori vogliamo seguire e quali obiettivi ci guidano.

Il primo passo per disegnare il nostro percorso è la conoscenza di sé. Comprendere chi siamo, cosa desideriamo e quali sono i nostri punti di forza e di debolezza ci permette di fare scelte autentiche e di costruire una vita che sentiamo davvero nostra. In questo viaggio, investire nello sviluppo personale, nell’apprendimento continuo, nella crescita emotiva e nell’esplorazione di nuovi interessi diventa fondamentale.

Cercare l’equilibrio tra vita professionale e personale è altrettanto importante: il benessere non si raggiunge sacrificando un aspetto della nostra vita a favore di un altro. L’ideale è progettare una vita in cui carriera, relazioni e tempo libero possano coesistere e arricchirsi reciprocamente. Solo così possiamo crescere sul piano professionale senza trascurare le relazioni e i momenti preziosi di benessere personale.

Oggi più che mai, progettare il futuro significa anche considerare l’impatto delle nostre scelte sull’ambiente. L’adozione di uno stile di vita sostenibile e il rispetto delle risorse del nostro pianeta sono scelte che possono darci un senso di scopo, oltre a contribuire concretamente alla qualità della vita delle generazioni future. Un futuro che guardi all’ecologia e alla sostenibilità può portare con sé non solo un beneficio collettivo, ma anche un significato profondo nel nostro quotidiano.

Viviamo in un’epoca in cui le competenze richieste cambiano rapidamente, rendendo l’apprendimento continuo e l’adattabilità capacità cruciali per affrontare il futuro con serenità. Investire nella propria educazione e mantenere viva la curiosità verso nuove discipline è fondamentale per rimanere rilevanti e soddisfatti. Un approccio aperto e proattivo ci permette di affrontare ogni cambiamento come un’opportunità.

In un mondo sempre più digitalizzato, risulta fondamentale dare valore alle relazioni autentiche, basate sulla fiducia e sulla reciprocità. Dedicare tempo e impegno a costruire legami veri ci aiuta a sentirci sostenuti e arricchiti, creando una rete di affetti che rende più piacevole e sicuro il nostro cammino. La ricerca di una dimensione spirituale della vita, poi, può essere un’altra fonte di motivazione e di pace interiore. Indipendentemente dal credo personale, trovare un senso profondo e una connessione con ciò che va oltre noi stessi è un pilastro che offre stabilità e prospettiva nei momenti di difficoltà.

Un altro aspetto fondamentale è l’impegno verso la collettività. La società evolve grazie al contributo di chi si dedica al benessere comune, e impegnarsi per gli altri può arricchire la nostra vita tanto quanto quella altrui. Anche il nostro rapporto con la tecnologia è un elemento da non sottovalutare: la tecnologia può essere uno strumento incredibile per migliorare la qualità della vita, ma è importante che rimanga un mezzo e non diventi un fine. Questo richiede un uso critico e consapevole, sfruttando le sue possibilità per migliorare la vita senza che ne diventi padrona.

Nel nostro percorso non dovremmo trascurare la creatività, che è una risorsa preziosa per trovare nuove soluzioni e per esprimere la nostra identità. Coltivare la creatività, sia essa nella forma dell’arte, della scrittura o della cucina, ci aiuta a dare voce alla nostra unicità e a trovare una realizzazione personale che va oltre gli schemi imposti.

Progettare il futuro, infine, non significa vivere in un costante stato d’ansia verso ciò che verrà, ma piuttosto essere presenti nel momento attuale, agendo nel “qui e ora” con la consapevolezza di dove vogliamo andare. La chiave è costruire il nostro domani passo dopo passo, senza perdere di vista il presente, vivendo con intenzionalità e gratitudine. Non esiste una sola strada giusta per tutti: ciascuno di noi può mescolare questi percorsi secondo le proprie priorità e i propri valori. Scegliere la propria rotta, riflettendo su ciò che ci rappresenta davvero, è il primo passo per costruire un futuro ricco di significato.

In un contesto come quello descritto, chi si occupa di formazione può rispondere alla domanda “Progettare il futuro per le nostre vite: quale rotta seguire?” diventando un partner strategico e un facilitatore di crescita personale e professionale. L’obiettivo non si limita al trasferimento di conoscenze, ma si estende fino a trasformare l’apprendimento in un’esperienza che ispira e orienta verso un futuro sostenibile, appagante e in sintonia con i rapidi cambiamenti del mondo.

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Matteo Mallini (UniAssiTeam): Intelligenza artificiale, sostenibilità e welfare sono gli asset per l’impresa del futuro? https://kindcompany.it/matteo-mallini-uniassiteam-intelligenza-artificiale-sostenibilita-e-welfare-sono-gli-asset-per-limpresa-del-futuro Thu, 23 Jan 2025 08:22:44 +0000 https://kindcompany.it/?p=5200 Che cosa è il Welfare Aziendale?  Il Welfare Aziendale, è una scelta Intelligente, Responsabile e Sostenibile che fa un imprenditore illuminato per il Benessere dei propri Dipendenti, non è una scelta obbligata e può essere fatta in vari modi. Da qualche anno noi di UniAssiTeam insieme ad Acacia Group, stiamo approfondendo questo tema, presentando alle […]

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Che cosa è il Welfare Aziendale? 

Il Welfare Aziendale, è una scelta Intelligente, Responsabile e Sostenibile che fa un imprenditore illuminato per il Benessere dei propri Dipendenti, non è una scelta obbligata e può essere fatta in vari modi. Da qualche anno noi di UniAssiTeam insieme ad Acacia Group, stiamo approfondendo questo tema, presentando alle Aziende le nostre soluzioni legate al mondo di Unisalute e di Welbee, due strumenti che sono molto apprezzati dai dipendenti e che aumentano di molto, la fidelizzazione delle proprie risorse umane. 

Cerchiamo di creare cultura e dare informazioni su temi, a cui molti, non danno importanza. 

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Mirco Salari (Cogenlab): Progettare il Futuro per le nostre Vite https://kindcompany.it/mirco-salari-cogenlab-progettare-il-futuro-per-le-nostre-vite Thu, 23 Jan 2025 08:10:48 +0000 https://kindcompany.it/?p=5197 La Società Cogenlab nasce nel Maggio 2011 e si specializza in breve periodo nello sviluppo di sistemi integrati di produzione di energia al fine di ottenere il maggior beneficio in termini economici, energetici ed ambientali per i propri Clienti. Oggi l’azienda dopo una fase di consolidamento è articolata in tre aree di business principali: La […]

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La Società Cogenlab nasce nel Maggio 2011 e si specializza in breve periodo nello sviluppo di sistemi integrati di produzione di energia al fine di ottenere il maggior beneficio in termini economici, energetici ed ambientali per i propri Clienti.

Oggi l’azienda dopo una fase di consolidamento è articolata in tre aree di business principali:

  1. Area costruzioni
  2. Area gestione & manutenzioni
  3. Area consulenze

La componente delle risorse di natura tecnica costituisce la quota più significativa sul totale delle risorse considerata la prevalenza della componente tecnologica delle soluzioni proposte ma ci sono anche figure che si occupano di marketing e comunicazione, commerciale, contratti e pianificazione finanziaria. Il core business della società è stato storicamente rappresentato dalla gestione in modalità E.S.C.o. di impianti di co/trigenerazione presso clienti finali fino all’avvento delle detrazioni fiscali mediante lo sconto in fattura. Attualmente, dopo la rapida evoluzione degli scenari normativi l’azienda si focalizza sulla tecnologia fotovoltaica sia in qualità EPC (Energy, Performance, Contract) sia mediante il noleggio operativo che sta riscuotendo un significativo successo. Non ultimo, ha visto il suo ingresso in azienda tutto quanto attiene all’IA mediante la creazione di apposita piattaforma proprietaria per la supervisione di impianti di generazione di energia che utilizzando algoritmi finalizzati all’ottimizzazione in real time di impianti integrati funzionalmente e gestiti con l’obiettivo di massimizzare il risparmio economico, l’efficientamento energetico piuttosto che le emissioni in atmosfera.

Altro driver ritenuto strategico dall’azienda è la redazione delle diagnosi energetiche mediante le quali si analizza il profilo di consumo del cliente e si propongono le migliori soluzioni nella visione della miglior performance energetica e prestazionale guardando con un occhio di crescente attenzione il mondo delle biomasse e del biometano.

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Alberto Brugnoni (Brugnoni Gruppo Sanità): Sanità e Innovazione: un binomio necessario https://kindcompany.it/alberto-brugnoni-brugnoni-gruppo-sanita-sanita-e-innovazione-un-binomio-necessario Wed, 22 Jan 2025 10:29:03 +0000 https://kindcompany.it/?p=5184 Come è noto, i sistemi sanitari si trovano oggi a dover fronteggiare alcune sfide decisive per migliorare la qualità delle cure erogate. E se l’intelligenza artificiale, così come l’health technology stanno raggiungendo livelli elevatissimi di sviluppo, tuttavia, problemi di sostenibilità dovuti a fattori come il mutamento demografico ed epidemiologico e il quadro economico sfavorevole, si […]

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Come è noto, i sistemi sanitari si trovano oggi a dover fronteggiare alcune sfide decisive per migliorare la qualità delle cure erogate.

E se l’intelligenza artificiale, così come l’health technology stanno raggiungendo livelli elevatissimi di sviluppo, tuttavia, problemi di sostenibilità dovuti a fattori come il mutamento demografico ed epidemiologico e il quadro economico sfavorevole, si sommano alle difficoltà di trasferire le innovazioni tecnologiche nella pratica clinica. E’ opportuno quindi porsi l’obiettivo di una efficace innovazione in sanità, individuando nuovi modelli di servizi centrati sulla persona in grado di ottenere una decentralizzazione dell’erogazione, dagli ospedali a modelli di cure integrate, così come consolidare nuove tecnologie che consentano diagnosi precoci, medicina personalizzata, promozione e prevenzione della salute.In tal senso, l’approccio per perseguire l’innovazione in sanità deve essere il più possibile orientato alla persona e all’empowerment di pazienti e caregiver poichè la tecnologia è chiamata a rispondere ai bisogni dell’essere umano contribuendo fattivamente ad una società più sana e partecipe.In definitiva in sanità occorre creare sistemi interconnessi e collaborativi ispirati da una visione umano-centrica capace di guidare la trasformazione delle aziende healthcare da società di prodotto a società di soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini.

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Emanuele Mantovani (Mantovani Motors): Progettare il Futuro per le nostre Vite. Quale rotta seguire? https://kindcompany.it/emanuele-mantovani-mantovani-motors-progettare-il-futuro-per-le-nostre-vite-quale-rotta-seguire Wed, 22 Jan 2025 10:24:32 +0000 https://kindcompany.it/?p=5181 Da oltre cinquant’anni, Mantovani Motors rappresenta un punto di riferimento nel settore automobilistico, con radici solide nel territorio e uno sguardo costantemente rivolto al futuro. Fondata nel 1971, l’azienda ha saputo evolversi, coniugando la tradizione con l’innovazione tecnologica e ponendo al centro del proprio successo le risorse umane, considerate il vero motore di ogni progresso. […]

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Da oltre cinquant’anni, Mantovani Motors rappresenta un punto di riferimento nel settore automobilistico, con radici solide nel territorio e uno sguardo costantemente rivolto al futuro. Fondata nel 1971, l’azienda ha saputo evolversi, coniugando la tradizione con l’innovazione tecnologica e ponendo al centro del proprio successo le risorse umane, considerate il vero motore di ogni progresso.

Crediamo fermamente che un personale soddisfatto e valorizzato sia la chiave per costruire un’impresa solida e lungimirante. In Mantovani Motors offriamo un ambiente di lavoro stimolante, dove ogni collaboratore può crescere sia professionalmente che umanamente. La stabilità del nostro team, con molti dipendenti che lavorano con noi da anni, è il risultato di un impegno costante nel garantire condizioni lavorative eccellenti, remunerazioni competitive e opportunità di sviluppo continuo. L’introduzione di tecnologie come il progetto di automazione dei processi di ripristino e la piattaforma paperless rappresentano esempi concreti del nostro impegno per un’operatività sempre più efficiente e sostenibile.

Siamo convinti che il successo di un’impresa passi anche dalla capacità di creare valore per il territorio, supportando la crescita delle competenze locali e promuovendo un’economia più inclusiva. Mantovani Motors guarda al domani con determinazione, pronta a raccogliere nuove sfide per continuare a essere un partner affidabile per i nostri clienti e una realtà di riferimento per la comunità.

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Giacomo Marinelli Andreoli (Direttore Umbria Tv): Progettare il Futuro per le nostre Vite. Quale rotta seguire? https://kindcompany.it/giacomo-marinelli-andreoli-direttore-umbria-tv-progettare-il-futuro-per-le-nostre-vite-quale-rotta-seguire Wed, 22 Jan 2025 10:18:17 +0000 https://kindcompany.it/?p=5178 “Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Duemila anni fa Seneca non immaginava che nel secondo ventennio del XXI secolo il problema non sarebbe stato il vento ma, ancora, capire esattamente dove stia la meta. Lo è per gli orizzonti planetari – con conflitti cruenti e nuove leadership che non […]

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Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Duemila anni fa Seneca non immaginava che nel secondo ventennio del XXI secolo il problema non sarebbe stato il vento ma, ancora, capire esattamente dove stia la meta.

Lo è per gli orizzonti planetari – con conflitti cruenti e nuove leadership che non lasciano esattamente sereni – lo è per un’Europa spesso ingabbiata in immobilismo, burocrazia e ideologismi utopici e anche un po’ masochisti (a partire dalla schizofrenia ambientale); lo è anche per il nostro Paese che pur su dinamiche economiche migliorate, continua a marciare gravato da un debito pubblico oppressivo e da una macchina amministrativa che viaggia ad un quarto o un quinto della velocità dell’economia. Lo resta anche nella nostra piccola regione, scrigno di eccellenze ma anche di problemi contraddittori.

Lo sa bene chi sarà chiamato a governare l’Umbria nel prossimo quinquennio, raccogliendo un’eredità di progetti importante che la legislatura appena conclusa ha lasciato in itinere. Una serie di infrastrutture avviate e da completare – dalle ferrovie alla strada, su tutti le sfide dell’Alta Velocità e del Nodino – un aeroporto felicemente rilanciato e con numeri da consolidare. E poi anche un Piano Rifiuti da far decollare, con scelte improrogabili come quella del termovalorizzatore e della sua ubicazione. Un trend turistico da corroborare dopo le ottime performance del post-Covid, con un lavoro sull’immagine della nostra terra decisamente rilanciato. Tutto questo rafforzando il ruolo della manifattura umbra, che in alcuni settori vanta performance e progetti straordinari, in altri arranca. La sfida delle sfide poi resta quella della Sanità – che per altro accomuna l’Umbria al resto del Paese. Avere la capacità di discernere ciò che funziona da ciò che va migliorato, superando slogan e propaganda, e focalizzando priorità e urgenze. Da qui al 2026 sarà corsa contro il tempo per molti di questi progetti, legati ai fondi PNRR. La buona notizia è che almeno per un po’ non saremo più in campagna elettorale.

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Marco Brunacci (Direttore Umbria 7): Progettare il Futuro per le nostre Vite https://kindcompany.it/marco-brunacci-direttore-umbria-7-progettare-il-futuro-per-le-nostre-vite Wed, 22 Jan 2025 10:15:15 +0000 https://kindcompany.it/?p=5175 Nell’appuntamento di ottobre è stata Acacia Group a indicare, comesfida aperta per l’immediato futuro, il rapporto con l’Intelligenzaartificiale. La consideriamo una buona traccia  e ci permettiamo dueosservazioni.La prima appoggiandoci alle tesi di Paolo Crepet, in quella fortunataoccasione. Non possiamo salvarci dall’avvento dell’Intelligenzaartificiale, ma possiamo costringerla a sottostare alle nostrecondizioni.Come? Passando ogni sua operazione ed elaborazione […]

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Nell’appuntamento di ottobre è stata Acacia Group a indicare, come
sfida aperta per l’immediato futuro, il rapporto con l’Intelligenza
artificiale. La consideriamo una buona traccia  e ci permettiamo due
osservazioni.
La prima appoggiandoci alle tesi di Paolo Crepet, in quella fortunata
occasione. Non possiamo salvarci dall’avvento dell’Intelligenza
artificiale, ma possiamo costringerla a sottostare alle nostre
condizioni.
Come? Passando ogni sua operazione ed elaborazione per i raggi X del
nostro senso critico. L’antidoto che, ieri come oggi, e come sarà
domani, consente di resistere a ogni tipo di omologazione, che
mantiene la nostra libertà di pensiero e scelta, contro ogni
“politically correct” (parole di Crepet), contro tutto quello che sa
di livellato, omogeneizzato, ridotto a una vellutata di ovvietà.
Contro un sapore da mensa aziendale, buono per tutti e per nessuno.
Una partita di calcio che abbia come modello la playstation, velocità
e schemi, senza genio, imprevedibilità, talento applicato (sì, un buon
palleggio, sì, la sensibilità del piede). Un quadro che sia un
elegante mix di colori e forme senza penetrare la realtà, un romanzo
che non sappia indagare l’anima dei suoi personaggi, una scultura in
cui gli spazi e le dimensioni siano perfettamente calcolati ma senza
che vi scorra dentro il brivido dell’imperfezione della vita, un
saggio che elenchi tutti i dati senza alcuna intuizione, il piatto
corretto di una cucina senza amore.
L’intelligenza artificiale non è e non sarà un tostapane – secondo
l’ottimistico annuncio di Paolo Crepet – ma può essere usata, senza
farsi usare, coltivando, nella nostra generazione e in quelle future,
il senso critico insieme al talento e alla creatività. Preferendo
l’unicità del genio alle modeste utilità dei replicanti. Una ricetta
contro gli idoli ciechi e muti di tutti i tempi.
Seconda osservazione: il problema non è la macchina-intelligenza
artificiale, ma l’uomo che la realizza e la usa. La tentazione, oggi
come ieri, è nell’essere umano, quello che lo spinge verso l’abisso è
la hybris dei greci, conosciuta e temuta: l’essere umano che
disconosce il suo limite, l’orgoglio smisurato che nega il mistero
dell’infinito. E trasferisce nella macchina la sua volontà di dominio.
Ecco la strada senza ritorno, sulla quale le generazioni dovranno
riflettere e vigilare.

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Giovanni Parapini (RAI Umbria): Progettare il Futuro per le nostre Vite https://kindcompany.it/giovanni-parapini-rai-umbria-progettare-il-futuro-per-le-nostre-vite Wed, 22 Jan 2025 10:04:45 +0000 https://kindcompany.it/?p=5168 Nei momenti più difficili della nostra storia, la soluzione per progettare un nuovo futuro è arrivata da scelte coraggiose o da visioni che fino a un attimo prima sembravano impossibili. Siamo figli di un Paese che ci chiede di fare tutto il possibile, senza perdere tempo, senza lesinare anche il più piccolo sforzo, per combattere […]

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Nei momenti più difficili della nostra storia, la soluzione per progettare un nuovo futuro è arrivata da scelte coraggiose o da visioni che fino a un attimo prima sembravano impossibili.

Siamo figli di un Paese che ci chiede di fare tutto il possibile, senza perdere tempo, senza lesinare anche il più piccolo sforzo, per combattere le ingiustizie e contrastare la crisi economica, etico- sociale e ambientale. Tutti coloro che hanno delle responsabilità istituzionali di qualsiasi natura e livello, devono fare di più.

Cosa fare dunque?

Il tema del clima, per esempio, ha dimostrato plasticamente come l’informazione e l’educazione civica, promosse in modo importante negli ultimi 40 anni, abbiano inciso parzialmente sulla conoscenza e coscienza della popolazione mondiale.

Bisogna quindi fare di più partendo dalle famiglie e dalla scuola insieme al mondo del terzo settore per far crescere la formazione, la partecipazione e il dialogo sui temi legati al futuro.

Dobbiamo sempre ricordarci e ricordare a chi verrà dopo di noi che ogni scienza, ogni innovazione, ogni progresso deve pur sempre salvaguardare l’Uomo e promuovere la sua tensione verso il bene autenticamente comune.

Quindi discernimento e impegno concreto, un binomio che porta inevitabilmente con sé una forte e coraggiosa chiamata alla responsabilità etica e sociale, questa la rotta da seguire!

Dobbiamo essere consapevoli che, per esempio, l’intelligenza artificiale occuperà un posto rilevante nell’esistenza delle persone ed è per questa semplice ragione che bisogna costruire un percorso di conoscenza che grazie a informazioni autentiche si possa generare un dibattito che responsabilizzi le comunità presenti sulla terra a vivere e interpetrare questi nuovi strumenti.

LA FIDUCIA AL CENTRO

Noi sappiamo che la fiducia  è un tema molto complesso che sta influenzando le nostre vite e che, come media , in questo caso di servizio pubblico, ci assegna un ruolo e una responsabilità ancora più importante ; aiutare la nostra comunità nazionale a formare criticamente le proprie opinioni, sostenere il rigoroso rispetto delle singole posizioni e dei differenti punti di vista , presentare e raccontare i fatti e gli avvenimenti contestualizzandoli e approfondendoli nella forma più completa possibile.

Questo richiede ovviamente fiducia e credibilità che è il patto fondante nel rapporto tra il servizio pubblico e la sua comunità nazionale per progettare un futuro solido e consapevole

Come è noto la fiducia non è una cambiale in bianco ma va costruita e guadagnata passo dopo passo. La modalità più efficace è quella di essere sempre trasparenti, oggettivi e moralmente ed eticamente conseguenti rispetto ai valori del servizio pubblico e alla fedeltà verso la nostra Costituzione.

Il tema della fiducia è ancora più cruciale poiché l’intelligenza artificiale generativa e le rivoluzioni digitali in atto, cambiano le modalità con le quali i media funzionano, producono e naturalmente distribuiscono i loro contenuti; informazioni, video, audio, intrattenimento.

Questi nuovi modelli (LLM e l’AI) stanno quindi trasformando totalmente il settore dei media e influenzano e condizionano ogni giorno di più la nostra percezione di cittadini.

Ecco perché l’intelligenza artificiale può essere anche considerata un’alleata avendo grazie a lei l’occasione per esplorare nuove modalità per cogliere opportunità e sfide che lei ci rappresenta, unendo le forze ci si può muovere più velocemente anche a livello strategico.

L’UE, come noto, ha introdotto una iniziativa straordinaria con l’IA Act che diventerà operativa, salvo inciampi, nei prossimi mesi e quindi non si può più perdere tempo anche rispetto alla tutela della creatività umana.

La tutela del prodotto è fondamentale ed è importante esplicitare cosa è stato modificato e cosa non lo è stato, bisogna lavorare sull’informazione e sulla formazione dei cittadini per consentire loro di riconoscere se un determinato contenuto è stato modificato o meno.

Dobbiamo quindi lavorare, come istituzioni, imprenditori e cittadini su quattro fronti;

rafforzare il ruolo della Famiglia dove tutto nasce

della scuola, dove tutto prende forma

del terzo settore, dove si raffinano le idee e le personalità

dell’informazione, dove si costruisce la consapevolezza

tutto questo per evitare che dall’IA si passi alla sopravvivenza artificiale, nel senso di insegnare a chi verrà dopo di noi che la tecnologia e l’innovazione, per quanto utili e preziose, non possono e non devono annichilire la nostra umanità, la nostra identità, la nostra Anima.

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Sergio Casagrande (Direttore Corriere dell’Umbria): Progettare il Futuro per le nostre Vite https://kindcompany.it/sergio-casagrande-direttore-corriere-dellumbria Wed, 22 Jan 2025 09:41:40 +0000 https://kindcompany.it/?p=5165 Come progettare il futuro delle nostre vite in un mondo che cambia più velocemente di quanto riusciamo a metabolizzare? È una rotta incerta, fatta di curve improvvise e burroni nascosti, ma dobbiamo scegliere. L’intelligenza artificiale, intanto, ci ha già superati. Non in intelligenza, s’intende, ma in velocità di calcolo, di previsione, di adattamento. Siamo nella […]

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Come progettare il futuro delle nostre vite in un mondo che cambia più velocemente di quanto riusciamo a metabolizzare? È una rotta incerta, fatta di curve improvvise e burroni nascosti, ma dobbiamo scegliere.

L’intelligenza artificiale, intanto, ci ha già superati. Non in intelligenza, s’intende, ma in velocità di calcolo, di previsione, di adattamento. Siamo nella fase in cui i lavori tradizionali, quelli che i nostri nonni consideravano i pilastri dell’economia, si trasformano in pixel e righe di codice. Le fabbriche che un tempo alimentavano il boom economico adesso rischiano di essere trasformate in musei di archeologia industriale, mentre un algoritmo si prepara a sostituirci dietro la scrivania. E allora, dovremmo chiederci: è questa la strada?Il progresso tecnologico è inevitabile, ma lo è altrettanto la nostra necessità di governarlo, di non essere semplici spettatori del cambiamento. Abbiamo bisogno di preparare il terreno per una conversione tecnologica sostenibile che non lasci indietro i più deboli, quelli che non parlano il linguaggio dell’AI. Il futuro si costruisce con l’inclusione, e questa è la prima sfida che ci troveremo ad affrontare. Se non siamo in grado di creare una società in cui la tecnologia sia un’opportunità per tutti, rischiamo di aprire nuove crepe nel tessuto sociale.Poi c’è la sostenibilità, quella parola che oggi molti usano come un mantra, ma che pochi comprendono davvero. È facile parlare di sostenibilità nei convegni o nei dibattiti televisivi, ma è altrettanto facile dimenticare che la transizione verso un modello di sviluppo più ecologico implica sacrifici e investimenti lungimiranti. Conversione tecnologica dei propulsori? Sì, grazie. Ma chi pagherà il prezzo? Le imprese? I cittadini? O, come sempre, sarà la solita classe media e quella della mano d’opera a sopportare il peso di una rivoluzione verde che non sembra mai essere a portata di mano? Il rischio è che, in nome di una sostenibilità imposta dall’alto, ci si dimentichi della sostenibilità sociale, quella che permette a chiunque di accedere a questa nuova economia senza essere travolto dai costi.E poi, ancora, c’è la bomba a orologeria della società che invecchia. L’Umbria ne è un esempio ma, tra pochi anni, tutto il nostro Paese avrà più pensionati che lavoratori attivi. Il problema non è solo economico, è esistenziale. Come possiamo garantire un futuro a una società che sta per raggiungere un punto di rottura demografico? Non si tratta solo di pensioni, ma di una vera e propria inversione del ciclo vitale. I giovani, quei pochi che rimangono, saranno chiamati a farsi carico di un peso sempre maggiore, mentre il mercato del lavoro richiederà sempre più flessibilità, competenze digitali e adattamento continuo. Ma chi li forma? Chi offre loro un’educazione che non sia già obsoleta il giorno dopo la laurea?La risposta non può essere una sola. La rotta da scegliere è multipla, deve abbracciare la complessità del nostro tempo. Dobbiamo investire in tecnologia, sì, ma farlo in modo equo, consapevoli che la rivoluzione digitale non deve sacrificare intere generazioni sull’altare dell’efficienza. Dobbiamo puntare su una sostenibilità che sia anche sociale, capace di far coesistere la transizione ecologica con la giustizia economica. E, soprattutto, dobbiamo ripensare il modo in cui la nostra società invecchia, creando un modello di welfare che non sia solo un parcheggio per anziani.In fondo, progettare il futuro significa immaginarlo, certo. Ma significa anche avere il coraggio di fare delle scelte che, oggi, potrebbero sembrare impopolari. Dobbiamo essere pronti a navigare nell’incertezza, sapendo che solo chi è capace di adattarsi, senza perdere di vista la rotta, può davvero ambire a sopravvivere.La domanda, quindi, non è quale futuro ci attende, ma quale futuro siamo disposti a costruire. E, su questo, la risposta è solo nelle nostre mani.

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Albano Agabiti (Presidente Coldiretti Umbria): Progettare il Futuro per le nostre Vite. Quale rotta seguire? https://kindcompany.it/albano-agabiti-presidente-coldiretti-umbria-progettare-il-futuro-per-le-nostre-vite-quale-rotta-seguire Wed, 22 Jan 2025 09:37:24 +0000 https://kindcompany.it/?p=5163 Il nostro obiettivo, anche come “Forza Sociale” amica del Paese, è quello di un’agricoltura sempre più strategica al centro dello sviluppo economico, con la produzione di alimenti di qualità e con filiere agroalimentari strutturate e distintive, ma anche rivolta a servizi diversificati e alla valorizzazione del territorio, pure in chiave turistica. L’impegno a tutela dei redditi delle […]

L'articolo Albano Agabiti (Presidente Coldiretti Umbria): Progettare il Futuro per le nostre Vite. Quale rotta seguire? proviene da Acacia Group.

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Il nostro obiettivo, anche come “Forza Sociale” amica del Paese, è quello di un’agricoltura sempre più strategica al centro dello sviluppo economico, con la produzione di alimenti di qualità e con filiere agroalimentari strutturate e distintive, ma anche rivolta a servizi diversificati e alla valorizzazione del territorio, pure in chiave turistica.

L’impegno a tutela dei redditi delle imprese agricole e l’attenzione verso la collettività ed i cittadini-consumatori, ci spinge da sempre a guardare al futuro. Da qui pure il nostro impegno per la crescita dei giovani imprenditori, puntando su formazione e innovazione nelle imprese, ma anche nelle scuole con progetti sull’educazione alimentare e ambientale, che facciano vivere a bambini e ragazzi, esperienze dirette nelle nostre fattorie, negli allevamenti, in agriturismo. 

Ma guardare al futuro ci orienta anche a progettare attività concrete a misura di comunità, rese possibili dalla multifunzionalità in agricoltura, grazie a servizi sussidiari che le imprese agricole possono svolgere a beneficio dell’intera collettività, “agevolando” una dimensione più umana nelle nostre vite quotidiane. Attività rivolte ai più piccoli e ai senior, che consentano nuove forme di aggregazione sociale, ma anche progettualità utili all’assistenza o per il reinserimento sociale/lavorativo.

Altra “rotta” da seguire, dovrà essere sempre di più quella della sostenibilità ambientale, che vada di pari passo a quella economica, da legare al principio della reciprocità, ovvero regole uguali per tutti a partire dai fattori di produzione. 

Le imprese agricole sono da sempre in prima linea nel difendere la natura: parlare di sostenibilità nel settore primario significa innanzitutto custodire il territorio oltre che puntare al benessere animale e a quello di tutti i lavoratori, con un’attenzione sempre crescente alla sicurezza alimentare. 

L'articolo Albano Agabiti (Presidente Coldiretti Umbria): Progettare il Futuro per le nostre Vite. Quale rotta seguire? proviene da Acacia Group.

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