• Febbraio 15, 2025

Giovanni Parapini (RAI Umbria): Progettare il Futuro per le nostre Vite

Giovanni Parapini (RAI Umbria): Progettare il Futuro per le nostre Vite

Nei momenti più difficili della nostra storia, la soluzione per progettare un nuovo futuro è arrivata da scelte coraggiose o da visioni che fino a un attimo prima sembravano impossibili.

Siamo figli di un Paese che ci chiede di fare tutto il possibile, senza perdere tempo, senza lesinare anche il più piccolo sforzo, per combattere le ingiustizie e contrastare la crisi economica, etico- sociale e ambientale. Tutti coloro che hanno delle responsabilità istituzionali di qualsiasi natura e livello, devono fare di più.

Cosa fare dunque?

Il tema del clima, per esempio, ha dimostrato plasticamente come l’informazione e l’educazione civica, promosse in modo importante negli ultimi 40 anni, abbiano inciso parzialmente sulla conoscenza e coscienza della popolazione mondiale.

Bisogna quindi fare di più partendo dalle famiglie e dalla scuola insieme al mondo del terzo settore per far crescere la formazione, la partecipazione e il dialogo sui temi legati al futuro.

Dobbiamo sempre ricordarci e ricordare a chi verrà dopo di noi che ogni scienza, ogni innovazione, ogni progresso deve pur sempre salvaguardare l’Uomo e promuovere la sua tensione verso il bene autenticamente comune.

Quindi discernimento e impegno concreto, un binomio che porta inevitabilmente con sé una forte e coraggiosa chiamata alla responsabilità etica e sociale, questa la rotta da seguire!

Dobbiamo essere consapevoli che, per esempio, l’intelligenza artificiale occuperà un posto rilevante nell’esistenza delle persone ed è per questa semplice ragione che bisogna costruire un percorso di conoscenza che grazie a informazioni autentiche si possa generare un dibattito che responsabilizzi le comunità presenti sulla terra a vivere e interpetrare questi nuovi strumenti.

LA FIDUCIA AL CENTRO

Noi sappiamo che la fiducia  è un tema molto complesso che sta influenzando le nostre vite e che, come media , in questo caso di servizio pubblico, ci assegna un ruolo e una responsabilità ancora più importante ; aiutare la nostra comunità nazionale a formare criticamente le proprie opinioni, sostenere il rigoroso rispetto delle singole posizioni e dei differenti punti di vista , presentare e raccontare i fatti e gli avvenimenti contestualizzandoli e approfondendoli nella forma più completa possibile.

Questo richiede ovviamente fiducia e credibilità che è il patto fondante nel rapporto tra il servizio pubblico e la sua comunità nazionale per progettare un futuro solido e consapevole

Come è noto la fiducia non è una cambiale in bianco ma va costruita e guadagnata passo dopo passo. La modalità più efficace è quella di essere sempre trasparenti, oggettivi e moralmente ed eticamente conseguenti rispetto ai valori del servizio pubblico e alla fedeltà verso la nostra Costituzione.

Il tema della fiducia è ancora più cruciale poiché l’intelligenza artificiale generativa e le rivoluzioni digitali in atto, cambiano le modalità con le quali i media funzionano, producono e naturalmente distribuiscono i loro contenuti; informazioni, video, audio, intrattenimento.

Questi nuovi modelli (LLM e l’AI) stanno quindi trasformando totalmente il settore dei media e influenzano e condizionano ogni giorno di più la nostra percezione di cittadini.

Ecco perché l’intelligenza artificiale può essere anche considerata un’alleata avendo grazie a lei l’occasione per esplorare nuove modalità per cogliere opportunità e sfide che lei ci rappresenta, unendo le forze ci si può muovere più velocemente anche a livello strategico.

L’UE, come noto, ha introdotto una iniziativa straordinaria con l’IA Act che diventerà operativa, salvo inciampi, nei prossimi mesi e quindi non si può più perdere tempo anche rispetto alla tutela della creatività umana.

La tutela del prodotto è fondamentale ed è importante esplicitare cosa è stato modificato e cosa non lo è stato, bisogna lavorare sull’informazione e sulla formazione dei cittadini per consentire loro di riconoscere se un determinato contenuto è stato modificato o meno.

Dobbiamo quindi lavorare, come istituzioni, imprenditori e cittadini su quattro fronti;

rafforzare il ruolo della Famiglia dove tutto nasce

della scuola, dove tutto prende forma

del terzo settore, dove si raffinano le idee e le personalità

dell’informazione, dove si costruisce la consapevolezza

tutto questo per evitare che dall’IA si passi alla sopravvivenza artificiale, nel senso di insegnare a chi verrà dopo di noi che la tecnologia e l’innovazione, per quanto utili e preziose, non possono e non devono annichilire la nostra umanità, la nostra identità, la nostra Anima.

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