Sostenibilità, Bioeconomia e Transizione ecologica

Catia Bastioli, AD Novamont SpA sarà uno delle prestigiose relatrici dell’ECONOMIC CHALLENGE 2022 del 15 Settembre a Perugia.
Ecco un’anteprima del tema che affronterà sul palco con Nicola Porro.

Lo scenario attuale deve far scattare una accelerazione senza precedenti verso il disaccoppiamento tra sviluppo e uso delle risorse. La bioeconomia, se declinata nella logica circolare, come rigenerazione territoriale, e come creazione di interconnessioni tra settori diversi, può essere uno strumento per decarbonizzare l’economia e per “fare di più con meno”. Novamont, 30 anni fa, ha avviato il primo progetto di bioeconomia circolare, a partire dall’integrazione tra chimica verde e agricoltura, attraverso la costruzione di una filiera integrata per le bioplastiche e biochemicals, per co-disegnare soluzioni trasformative. Oggi il progetto è diventato una piattaforma a livello nazionale con una grande molteplicità di attori, con i diversi bio-prodotti  pensati a servizio delle filiere del Made in Italy, per catalizzare la riduzione dell’impatto ambientale e la rigenerazione dei suoli: si pensi alla  gamma di soluzioni per l’agricoltura quali pacciamature i biofitosanitari e biolubrificanti, o per la raccolta del rifiuto organico o ai  nuovi imballaggi, ai prodotti per foodservice ecc. e all’investimento in infrastrutture della bioeconomia. 

A dimostrazione di come Novamont abbia messo in campo soluzioni concretamente in grado di disaccoppiare sviluppo e uso delle risorse, basti pensare alla trasformazione dello shopper, da bandiera negativa delle plastiche a strumento per la raccolta differenziata del rifiuto organico, permettendo all’Italia di passare dai 2,5 MT di rifiuto organico raccolto del 2007 a oltre 7MT del 2020 e, ai sacchi per asporto merci, di diminuire di oltre il 58% dal 2009 al 2021. Oggi il nostro Paese è primo in Europa per la raccolta del rifiuto organico (il 47% del totale contro la media europea del 16%). Il modello sistemico tra i più avanzati è testimoniato dalla certificazione BCorp ottenuta nel 2020 e dal fatto chenel 2022, per il secondo anno consecutivo, Novamont è stata nominata B Corp Best for the World in riconoscimento delle concrete performance ambientali. La bioeconomia ha già dimostrato di essere in grado di dare risposte nel solco del Green Deal per guidare la transizione ecologica. Occorre quindi un cambio di passo nella direzione del riconoscimento della sua importanza strategica. Si tratta di capire fino in fondo il potenziale rigenerativo di bioraffinerie in grado di produrre bioprodotti e bioenergia, e di sfruttare residui e by-products. Si tratta di comprendere il valore dei bioprodotti calati in nuovi sistemi di produzione e consumo come catalizzatori verso un nuovo modello che usa materie prime compatibili con i sistemi naturali e ne riduce la quantità. In questo senso questo settore è capace di accelerare la decarbonizzazione e per questo deve essere al centro della strategia italiana per la transizione ecologica con misure tangibili“.

Programma e accredito su https://economicchallenge.it/