Carmelo Campagna (Gepafin): Imprese e sostenibilità, l’accesso al credito sarà più semplice o una misura restrittiva ulteriore?

In un’epoca di trasformazioni profonde e incerte, il tema della sostenibilità emerge come una bussola imprescindibile per orientare il nostro cammino verso un futuro ricco di opportunità e rinnovata speranza. 

Non si tratta solo di una scelta etica, ma di un’esigenza ineludibile per garantire la sopravvivenza e il progresso delle nostre società. Le imprese sono chiamate a svolgere un ruolo pionieristico in questa metamorfosi, affrontando la sfida di innovare per ridurre l’impatto ambientale e, al contempo, mettere a disposizione le risorse finanziarie necessarie per attuare tali trasformazioni.

Il mondo finanziario, nel suo ruolo di “levatrice dell’innovazione”, ha l’opportunità – e il dovere – di guidare e sostenere questo cambiamento epocale. Tuttavia, sorge spontanea una domanda: la sostenibilità diverrà un alleato nell’accesso al credito o si tradurrà in un ulteriore ostacolo per le imprese?

L’introduzione della sostenibilità come criterio di valutazione del merito creditizio rappresenta un cambiamento di paradigma. Se in passato il merito creditizio si basava su criteri puramente finanziari, oggi si fa strada un approccio più olistico che valorizza i fattori ESG (ambientali, sociali e di governance). Questo nuovo orizzonte non solo premia le aziende che adottano pratiche virtuose, ma contribuisce anche a creare un’economia più resiliente e sostenibile nel lungo termine.

Ma cosa comporta realmente questa svolta per le imprese? Le aziende che sapranno dimostrare un impegno autentico e tangibile verso la sostenibilità potrebbero accedere a condizioni di finanziamento più favorevoli, con incentivi e tassi di interesse agevolati. Si aprono così nuove prospettive per promuovere l’adozione di tecnologie verdi e ridurre l’impronta ecologica. Tuttavia, per molte piccole e medie imprese (PMI), l’introduzione di criteri di sostenibilità potrebbe rappresentare una sfida ulteriore, con nuovi requisiti che richiedono risorse e competenze specifiche.

In questo contesto, è essenziale che le istituzioni finanziarie pubbliche adottino un approccio inclusivo e proattivo, offrendo supporto e consulenza per facilitare la transizione delle PMI verso modelli di business sostenibili. La collaborazione tra settore pubblico e privato diventa cruciale per creare un ecosistema favorevole alla sostenibilità, capace di coniugare crescita economica e tutela ambientale.

Tuttavia, non possiamo ignorare il rischio che un eccesso di burocrazia possa vanificare gli sforzi verso un miglioramento sostenibile. La rigidità delle procedure amministrative e la lentezza della macchina pubblica possono rappresentare un freno significativo allo sviluppo. Spesso, le imprese si trovano intrappolate in un labirinto di regolamenti e autorizzazioni che rallentano l’accesso ai finanziamenti e ostacolano l’innovazione. Questo rischio diventa ancora più acuto nel contesto delle PMI, che non dispongono delle risorse necessarie per navigare efficacemente attraverso le complessità burocratiche.

La nuova partenza delle misure della programmazione comunitaria ci offre una straordinaria occasione per ripensare e ridisegnare il sistema di accesso al credito. Le risorse pubbliche e private devono convergere per sostenere le imprese nel loro percorso di sostenibilità, fornendo strumenti adeguati e incentivi mirati. È attraverso un impegno congiunto che possiamo plasmare un futuro in cui sviluppo economico e responsabilità ambientale si intrecciano indissolubilmente. Allo stesso tempo, è cruciale snellire le procedure burocratiche e rendere più efficiente l’apparato amministrativo, affinché non diventi un ostacolo ma un facilitatore del cambiamento.

Infine, è fondamentale promuovere una cultura della sostenibilità che pervada l’intero tessuto economico e sociale. Educare e sensibilizzare le imprese sui benefici a lungo termine di un approccio sostenibile non è solo un’opportunità, ma una necessità. Solo così possiamo sperare di costruire un mondo in cui crescita e sostenibilità si rafforzano reciprocamente, creando valore e benessere per le generazioni presenti e future.

Il futuro dell’accesso al credito nel contesto della sostenibilità presenta sfide e opportunità. È essenziale che le istituzioni finanziarie pubbliche bilancino con saggezza l’esigenza di criteri ESG con il sostegno alle PMI, promuovendo una transizione equa e inclusiva verso un’economia più sostenibile. La progettazione del futuro delle nostre vite dipende dalla nostra capacità di trasformare queste sfide in opportunità concrete per una crescita armoniosa e duratura, mentre snelliamo e miglioriamo la nostra burocrazia per evitare che diventi un impedimento insormontabile.

Sarà possibile solo con la collaborazione concreta e responsabile di tutte le parti sociali e il contributo convinto di ognuno di noi.

ECONOMIC CHALLENGE 2024
“Progettare il futuro per le nostre vite”
12 OTTOBRE 2024 – Perugia – San Francesco al Prato
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