Disabilità: la pandemia vissuta nel silenzio

L’informazione corre in rete e sui media, le segnalazioni di emergenze ed aiuto si moltiplicano giorno dopo giorno, e si cerca sempre di dare la giusta attenzione alle varie problematiche generate dal COVID-19.
Il Governo del nostro Bel Paese, si muove… elabora, decreto su decreto come una soap opera sperando di trovare soluzioni… ma non per tutti.
Si è parlato di imprese, di dipendenti, di sanità, di studenti, e ci si è dimenticati di una fetta di persone speciali: i disabili, che nel loro silenzio vivono un dramma sociale sul quale non sono stati accesi i riflettori.

Conosciamo e decidiamo di ascoltare il Cav. Gianni Sandonà , imprenditore di successo, che due anni fa ha lasciato stare tutto il suo mondo imprenditoriale, per fondare la Onlus OGGI PER UN DOMANI, dove oggi riveste il ruolo di presidente.
Associazione dedicata all’aiuto dei ragazzi diversamente abili, Down e Autistici ma che si sta aprendo anche ad altre disabilità come i minorati sensoriali ed altri.

Lo ascoltiamo in videochiamata assieme ad uno dei suoi ragazzi, Nicolò.
E’ mattina, notiamo il quotidiano in mano al Cavaliere e assistiamo ad una discussione aperta, che prende spunto dal titolone in prima pagina del quotidiano La Repubblica: “Aiuti, l’Italia aspetta”. Neanche a farlo apposta la radio passa in quel momento il brano di Simone Cristicchi “Ti regalerò una rosa”… e il cuore già va in mille pezzi.

Cavaliere, come mai Nicolò lo vediamo brontolare?
Vede, queste sono le mie realtà  quotidiane, mi trovo a dover spiegare ai miei ragazzi, un’Italia che non ci appartiene, o meglio una società, che lascia sempre in disparte questi fantastici ragazzi, sempre, sempre più spesso in disparte, il loro successo lo hanno, quando grazie alle mie amicizie internazionali, abbiamo quel momento di visibilità, come sul palco a New York al Festival della Canzone Italiana, dove oltre 1700 persone, hanno dedicato una standing ovation ad un mio ragazzo Down che li ha estasiati con una canzone, oppure vedendo il nostro Francesco Brizio, (il Rapper BRAZZO), che a Italia’s Got Talent ha ricevuto un notevole successo essendo non udente dalla nascita ma riuscendo ad avere un ottimo talento per il suo rap e poi molte altre vetrine, ma alla fine, tutto finisce, veniamo celermente dimenticati.
Noi siamo come il titolo di questo giornale, cerchiamo “aiuti, ma siamo l’Italia che aspetta”!!!

Si spieghi meglio…
Guardi, io sono tre anni che mi adopero per sostenere la mia Onlus, i ragazzi, cerco di coinvolgerli, con piccoli lavori manuali, nel periodo idoneo, imbottigliamo ed etichettiamo un’eccellente Olio di Oliva Extravergine, della nostra Regione Umbria e che cerco di far conoscere nel mondo, pensi data la sua qualità, è stato approvato da AICNY l’Associazione Italiana Chef New York, e proviamo a farlo conoscere nel mondo, poi come detto abbiamo dei ragazzi da spettacolo e cerco di dargli visione e parola, poi abbiamo tanto amore e bontà, infatti è più quello che mi chiedono di “donare” questi ragazzi, che quello che riceviamo.
Infatti, anche in questa emergenza COVID-19, abbiamo fatto arrivare 100 box di spesa alimentare a famiglie bisognose a Londra, 35 pacchi alimentari nella nostra regione Umbria, 250 mascherine personalizzate a persone anziane e bisognose, questo siamo noi, ma attenzione, non abbiamo mai chiesto nulla alle Istituzioni, perchè nessuno ci prende in considerazione.

Tu Nicolò, cosa vedi nel tuo futuro?
Non lo so, come dice Gianni, se bussiamo una porta è come se ha una molla, si apre, resta aperta per il tempo che siamo dentro e poi si richiude capito? Dico a te capito? Giusto? Gianni capito?

Si rimane spiazzati ad una simile chiara risposta. Il sentirsi ripetere da questo ragazzo, il “capito” più volte, fa comprendere come la vivono i ragazzi questa situazione, come metabolizzano gli eventi sulla base della loro diversità calata nella quotidianità che gli gira intorno.

Cav. Sandonà, con le molteplici amicizie che lei ha in molti settori, paesi nel mondo, politiche, non riesce a smuovere l’interesse politico del nostro paese per trovare delle soluzioni?
Quotidianamente svegliandomi, cerco la chiave di volta, pensi hanno cercato di coinvolgermi in politica, come parte attiva al sostegno delle diversità ed aiuti alla famiglia, ma sto continuando a dire di no, perchè ci sono ancora molti ragazzi che debbo aiutare.
Dovrei entrare nel sistema politico, che ad oggi, dico oggi 2020, ancora non ha riconosciuto e non riconosce, la LIS (Lingua Italiana Segni)… ma si rende conto di cosa stiamo parlando?
Negli U.S.A. è approvata la lingua dei segni inglese, diversa è nel Regno Unito, ma approvata, stesso in Norvegia, lingua dei segni norvegese, insomma, come noi che vogliamo imparare a parlare francese, tedesco, inglese, cinese e perchè non possiamo imparare a studiare la lingua dei segni?
Oltre 60.000 persone hanno bisogno di dialogare tramite la LIS ed allora perchè non riconoscerla ed approvarla? Forse poco elettorato?
Questi sono i misteri della nostra politica.
Ma non importa, lasciamoli li in disparte, sempre più in disparte.
Vede anche il problema mascherine, come fa il nostro Francesco a visionare l’unica sua fonte di apprendimento, per acquistare o dialogare, ovvero leggere le labbra dell’interlocutore e se pur con non poca facilità, cercare quel minimo dialogo?
Ebbene per il nostro Francesco e gli altri 59.999 ci sono difficoltà, in quanto le mascherine, coprono la nostra bocca e allora!
Stiamo mettendo a posto dei tasselli e come un puzzle, cerchiamo di coinvolgere artigiani che si impegnino a realizzare delle mascherine con il frontale trasparente, da poter far trovare in quelle realtà che ne facciano richiesta, per aiutare ed agevolare, quelle piccole, medie e grandi comunità  che hanno a che fare con le persone affette a dette patologie.
Credo che a breve saremo aiutati da Striscia la Notizia, sempre attenta a tematiche del genere, che ci darà voce per rappresentare il problema.

Lei Cavaliere ha figli?
Si ho tre fantastici figli, la prima Sara 29 anni, un maschietto Vincenzo Emanuele di 12 e la più piccola Carolina ne ha 10, sono loro il mio motore e per loro, sto facendo tutto questo, per fargli capire che tutto è facile, avendo il benessere, ma oggi, bisogna dedicarsi a chi ha bisogno e non solo i bisogni materiali, ma i bisogni di comprensione, vicinanza, inclusione, insomma aiutare OGGI PER UN DOMANI.

Bello! Siamo felici di di avervi conosciuti e intervistati e di vederla così affiatato con Nicolò.
Un’ultima domanda: Domani che farete?

“Aiuti, l’Italia aspetta” 

Poi con un grande sorriso ci congedano, chiedendoci di dare spazio per inserire i loro recapiti. Lo facciamo con immenso piacere!

OGGI PER UN DOMANI Onlus
info@oggiperundomani.org
Cell. 327.4703483
Per donazioni link: https://www.paypal.me/onlusoggiperundomani