Carmelo Campagna: Quali le disponibilità di energia per sostenere le necessità dell’attuale scenario globale?

Mi è stato chiesto un commento su “Un futuro plausibile, possibile o preferibile?”

In un momento storico così difficile e pieno di incognite a cui non eravamo attrezzati mentalmente, parlare di futuro sembra velleitario ed il rischio è quello di rifugiarsi nei modelli ordinari: transizione digitale, transizione ecologica, sostenibilità, emerging megatrends etc etc.

Mi farebbe piacere allora avere a disposizione la mitica DeLorean (magari elettrica) di Doc Brown in “Ritorno al Futuro.” 

Il tema della sostenibilità è ormai diventato un termine utilizzato in tutti i contesti per identificare azioni positive verso la società civile e la tutela degli ecosistemi; gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) sono un punto di riferimento molto importante, ma non sempre è possibile quantificare tali obiettivi e soprattutto spesso non si hanno idee chiare su COME possono essere raggiunti e quali sono le priorità. 

Non riesco però a immaginare un futuro possibile a lungo termine per il nostro Paese se non si risolve LA priorità principale e cioè la disponibilità di energia in quantità sufficiente a soddisfare la necessità di imprese e famiglie e i processi di innovazione e sostenibilità programmati.

Ma non basta risolvere il problema della quantità di energia, ma conta anche averla a prezzo competitivo e comparabile con quello degli altri Paesi con cui le nostre imprese competono sui mercati internazionali.

Non discuto pertanto sulle soluzioni che sono state attivate per affrontare l’emergenza, ma se si è in presenza di una dipendenza come quella che abbiamo avuto dal gas Russo, non è “cambiando spacciatore” che si risolve tale dipendenza, ma bisogna puntare quanto più possibile a forme di autonomia anche per fronteggiare gli effetti distorsivi della speculazione.

In soli 18 mesi il prezzo del gas è passato da 20€ a 349€  (lo scorso agosto) per megawattora e anche se si registra con soddisfazione generale il ritorno sotto i 100 € parliamo comunque di un prezzo pari a 3/4 volte quello compatibile con le necessità.

E allora in un contesto così emergenziale una delle modalità per affrontare LA priorità è la costruzione massiva di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo; è possibile farlo sui tetti delle imprese in modo che la corrente viene consumata e stoccata in loco senza doverla trasportare, sulle caserme, sulle scuole, sugli edifici pubblici, sui parcheggi, sulle stalle e sulle serre in contesto agricolo e senza consumare suolo.

Abbiamo visto però che il meccanismo di bonus e superbonus, si presta a fenomeni distorsivi e  speculativi e a volte anche a truffe ai danno dello Stato e allora lo Stato, visto che contribuisce a fondo perduto, in relazione ad un interesse strategico primario può per una volta occuparsi direttamente di implementare una infrastruttura strategica e costruirla direttamente per mettere a disposizione della collettività il prezzo calmierato.

Ma come si fa operativamente e a quale struttura di Stato può essere affidato un progetto che ha bisogno di essere declinato capillarmente sul territorio?

Esiste già una infrastruttura capillare sul territorio costituita dalle Finanziarie Regionali: 18 Finanziarie Regionali, partecipate in maggioranza dalle Regioni, in alcuni casi partecipate anche dalle Banche, 7 più strutturate essendo anche Intermediari Vigilati ai sensi dell’articolo 106 del Testo Unico Bancario, come la nostra Gepafin Spa, tutte riunite in Anfir (Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali) che ne coordina le attività.

Finanziarie Regionali che già oggi effettuano interventi complessi a sostegno delle imprese, che conoscono Imprenditori, Professionisti e Associazioni di categoria, che hanno strutturato  misure di intervento anche nel periodo di emergenza Covid, e che hanno le competenze, specie con Anfir che fa da supporto comune, per immaginare strumenti finanziari evoluti affinchè le somme necessarie per gli investimenti non rimangano a carico dello Stato: COME? Utilizzando i flussi derivanti dai corrispettivi calmierati si possono emettere strumenti finanziari che possono essere distribuiti sul mercato per azzerare l’impegno dello Stato.

Se l’interesse è strategico nazionale si può utilizzare la formula dei Commissari Straordinari utilizzata per la costruzione del Ponte di Genova, o per la ricostruzione del terremoto, nominando i Presidenti delle Regioni quali Commissari e le Finanziarie Regionali coordinate in Anfir possono essere il soggetto attuatore.

Per immaginare un futuro dobbiamo capire come avere energia in quantità adeguata, a costi competitivi per diventare nel tempo autonomi quanto più possibile: le Finanziare Regionali sono pronte ad essere di supporto e l’Anfir può velocemente immaginare e attivare modalità di coordinamento fra Stato e Comunità Locali anche per velocizzare l’implementazione delle “comunità energetiche”.

Carmelo Campagna – Presidente GEPAFIN – Vicepresidente ANFIR

(riproduzione riservata)

Intervista al Presidente GEPAFIN – Vicepresidente ANFIR Carmelo Campagna pubblicata nella nuova Edizione de L’Osservatorio delle Imprese 2023

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