SECURITY CONTROL: il rilancio dell’Umbria passi per Perugia

L’imprenditore della Security Control lancia la sfida: “Nuova valorizzazione delle due università per un ruolo centrale del capoluogo e uno sguardo attento verso le ‘eccellenze’, il turismo e le infrastrutture

L’Umbria nel prossimo futuro deve sicuramente cambiare ‘passo’. Ne è convinto Gian Pietro Tomassini (perugino, classe 1962), imprenditore nel settore degli impianti antifurto e videocontrollo, che nel 1994 ha fondato insieme al fratello Simone, la Euromarca srl (SECURITY CONTROL), azienda leader del settore.
“Come tutti gli italiani – dichiara Tomassini – abbiamo pagato la crisi dei primi anni duemila, ma rispetto ad altre regioni non siamo riusciti a riavvicinarci a quello stato di benessere di cui si godeva nel periodo precedente. La carenza di infrastrutture ha fatto sicuramente la sua parte. L’esigenza di rilancio imprenditoriale non è stata sostenuta dalla presenza di collegamenti, su tutti un aeroporto efficiente, che potessero facilitare la presenza di maggiori investitori sul territorio e/o lo sviluppo verso l’esterno del nostro tessuto industriale.
Eppure non siamo così tanti, poco più di ottocentomila persone. Basterebbe una maggiore lungimiranza programmatica e la voglia da parte della classe dirigente politica, che non ‘rischia il posto’, di adattare le normative alle persone e non viceversa”.
Il rilancio dell’Umbria passa inevitabilmente per il ritorno ad un ruolo centrale di Perugia.
“Senza nulla togliere alle altre città, il capoluogo deve tornare ad essere il riferimento per tutta la regione. A partire dalle due università, ‘italiana e straniera’, un tempo fiore all’occhiello e oggi non così attraenti. Con il Rettorato di Moriconi si è ripreso un percorso volto a qualificare la ‘laurea’ ottenuta a Perugia e a riportare in città un alto numero di studenti. Con un’università ancora più competitiva, si svilupperà sicuramente un migliore gruppo dirigente e una classe di professionisti più attenti alle esigenze del territorio”.
Territorio che da sempre regala diversi sprazzi di ‘eccellenza’, che come tali andrebbero coltivati.
“Cucinelli e pochi altri, da anni sono un esempio, ma è necessario che dietro a loro si sviluppi una maggiore intraprendenza anche da parte di altri soggetti, magari stimolati da una ‘governance’ nuova e più lungimirante da parte delle istituzioni.
C’è necessità di rilanciare alcune aree sul piano turistico e il pensiero va inevitabilmente al Trasimeno, ma anche ad Assisi. Servono idee moderne e innovative: chi può suggerirle?
Persone giovani e molto competenti”.

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Contributo redazionale pubblicato all’interno de L’Osservatorio delle Imprese 2020, con l’intento di promuovere la Bellezza, i Valori, il Buonsenso Civico e le testimonianze di chi contribuisce a costruire un futuro migliore. Obiettivo è creare il trait d’union tra i giovani, i protagonisti della storia del territorio e le aziende molto spesso fondate su valori importanti e che hanno vissuto un percorso sempre in crescita.