Energia: necessari costi sostenibili per rimanere competitivi sui mercati internazionali

Simone Cascioli, Direttore Generale Confindustria Umbria sarà uno dei prestigiosi relatori dell’ECONOMIC CHALLENGE 2022 del 15 Settembre a Perugia.
Ecco un’anteprima del tema che affronterà sul palco con Nicola Porro.

I temi legati alla sostenibilità sono molteplici. Negli ultimi anni il termine “sostenibilità” è stato sempre più spesso associato al mondo delle imprese, ponendo l’attenzione sull’impatto delle loro attività sull’ambiente e sul benessere delle persone e dei territori in cui operano. Non meno importante è, però, la sostenibilità economica di un’impresa. Purtroppo quest’ultima è oggi minata dall’impatto che l’aumento, apparentemente inarrestabile, dei costi dell’energia e delle principali materie prime sta avendo sul nostro sistema produttivo e industriale.

Ad essere a rischio, infatti, è la sopravvivenza stessa delle imprese e con essa la tenuta salariale e occupazionale. Tale prospettiva non riguarda più soltanto le aziende che operano in settori ad alto consumo energetico, come siderurgia, chimica, ceramica, cemento, laterizi e cartotecnica, ma tutte le filiere che si trovano a dover sopportare gli extra costi di energia e materie prime che inevitabilmente si stanno allungando su di loro.

Si tratta di una situazione paradossale in cui,pur in presenza di un apprezzabile portafoglio di ordinativi, le aziende non riescono a essere competitive e rischiano di dover fermare la produzione.

Confindustria da mesi è impegnata su questo tema e ritiene che debbano essere individuati, se possibile in maniera coordinata su scala europea, meccanismi in grado di limitare le oscillazioni del prezzo del gas, il cosiddetto price cap. Inoltre, riteniamo necessario sganciare il prezzo dell’elettricità da quello del gas: il 60% dell’elettricità, infatti, non è prodotta da gas.

Contestualmente occorre una politica industriale che preveda misure a carattere strutturale, capaci di garantire nel lungo periodo la disponibilità di risorse energetiche nelle quantità necessarie e a prezzi accessibili per il mercato ricorrendo alle rinnovabili ma anche ad altre fonti di approvvigionamento. Nel frattempo, sarebbero necessarie anche misure urgenti da parte dell’esecutivo uscente, non c’è tempo, infatti, per attendere la formazione del nuovo Governo che si formerà dopo le elezioni.

Abbiamo infine proposto la possibilità di aprire corridoi di emergenza anche per il gas, così come è stato fatto per l’esportazione di grano dall’Ucraina, con il fine di gestire sia l’emergenza legata al fabbisogno alimentare che mitigare i problemi di natura economica e sociale.

A livello regionale, dietro la spinta di Confindustria Umbria e dei Sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil, è stato attivato un tavolo regionale e la Presidente Tesei si è impegnata a portare tale emergenza alla conferenza Stato-Regioni.

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