Umbria, baricentro della sostenibilità e modello di sviluppo d’impresa

Acacia Group ha scelto Perugia per l’edizione 2022 dell’Economic Challenge e per lanciare una sfida alle imprese che intendono perseguire un modello di sviluppo efficiente e sostenibile

Nell’anno che ha visto il ritorno in grande stile degli eventi di rilievo internazionale made in Perugia come Eurochocolate e Umbria Jazz, dopo il biennio di stop forzato causato dalla pandemia,  questo settembre il capoluogo umbro torna ad essere protagonista con un evento ambizioso targato Acacia Group, che con il patrocinio della Regione Umbria, il Comune di Perugia e la Camera di Commercio, è organizzatrice dell’Economic Challenge 2022 del prossimo 15 settembre al Teatro Morlacchi di Perugia.
Numerosi gli ospiti d’eccezione, rappresentanti di spicco del mondo bancario ed imprenditoriale e personalità istituzionali che accompagneranno gli oltre 500 partecipanti a comprendere ed interpretare il complesso scenario economico attuale attraverso la discussione mediata dal giornalista Nicola Porro.

E’ infatti proprio la creazione di un prezioso momento di incontro e confronto su temi economici ed imprenditoriali  l’obiettivo di questo evento per l’Umbria, regione che vuole guadagnare un ruolo da protagonista nello scacchiere industriale italiano, forte della propria cultura e posizione geografica, per andare oltre il concetto di sola meta turistica.
A conferma della rilevanza nazionale dell’evento basti citare alcuni dei relatori che saranno presenti: dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, all’ex Ministro delle Finanze e Vice-presidente della Camera Giulio Tremonti, ai Presidenti di Regione Donatella Tesei e Francesco Acquaroli, alla presenza di Confindustria Umbria e Marche con Simone Cascioli e Claudio Schiavoni insieme agli assessori per lo sviluppo Economico delle rispettive regioni Michele Fioroni e Mirco Carloni.

ECONOMIC CHALLENGE 2022 – ACACIA GROUP
15 SETTEMBRE 2022 – Ore 16.00
Teatro Morlacchi – Perugia
https://economicchallenge.it/

Sarà proprio grazie all’esperienza diretta ed alla visione delle figure imprenditoriali ospiti dell’evento che sarà possibile meglio comprendere il complesso quadro economico attuale. Vediamo quindi un’anteprima dei temi che saranno trattati attraverso le parole di alcuni dei protagonisti:

Massimo Di Carlo (Cassa Depositi e Prestiti): “Grazie ad una visione strategica in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e alla capacità di creare valore condiviso per il territorio, CDP si posiziona come attore centrale nel fornire stimolo e sostegno agli enti pubblici e imprese italiane. promuovendo con particolare attenzione lo sviluppo di infrastrutture di mobilità sostenibile, i programmi di riqualificazione del territorio”.

Alessandro Decio (Banco Desio): “In Banco Desio, ogni miglioramento deve essere profondamente connesso con il DNA della banca, quindi con la presenza radicata sul territorio, con il ‘rapporto personale’ che costruiamo con la clientela e con la qualità delle nostre persone, insieme all’attenzione verso gli aspetti chiave della sostenibilità. ’impegno verso la sostenibilità è parte della nostra storia e si proietta nel futuro… Grazie ad un nuovo piano d’azione triennale, denominato Masterplan, vogliamo sostenere la transizione economica del territorio in cui operiamo verso un’economia sostenibile e circolare, a basse emissioni di carbonio”.

Andrea Ragaini (Banca Generali): “Banca Generali ha da tempo abbracciato la sostenibilità come elemento fondante della propria crescita, anche  attraverso un’innovativa piattaforma IT proprietaria tramite cui il Cliente con il suo consulente può costruire un portafoglio di investimento partendo dalla tavola dei 17 obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite: una logica completamente alternativa alle tradizionali metriche di costruzione dei portafogli finanziari, in grado di fornire una valutazione approfondita del livello di sostenibilità dei prodotti d’investimento e di calcolare il loro l’impatto ambientale”

Catia Bastioli (Novamont): “Lo scenario attuale deve far scattare una accelerazione senza precedenti verso il disaccoppiamento tra sviluppo e uso delle risorse. La bioeconomia, se declinata nella logica circolare, come rigenerazione territoriale, e come creazione di interconnessioni tra settori diversi, può essere uno strumento per decarbonizzare l’economia e per “fare di più con meno”. La bioeconomia ha già dimostrato di essere in grado di dare risposte nel solco del Green Deal per guidare la transizione ecologica. Occorre quindi un cambio di passo nella direzione del riconoscimento della sua importanza strategica. Si tratta di capire fino in fondo il potenziale rigenerativo di bioraffinerie in grado di produrre bioprodotti e bioenergia, e di sfruttare residui e by-products”. 

Giulio Bonazzi (Aquafil): “Mai come in questi anni il cambiamento è diventato non solo necessario ma oserei dire vitale, Cosa fare per cambiare? Imboccare la strada di una VERA economia circolare, molto più complessa del semplice riciclo, è l’unica soluzione. E’ un viaggio lungo e complesso durante il quale bisogna sviluppare nuove tecnologie, oggi inesistenti. Ma è anche un viaggio esaltante, che appassiona le nuove generazioni e avvicina i talenti all’impresa”.

Giovanni Gasparini (Renco): “Per affrontare la transizione energetica, abbiamo deciso di modificare la strategia aziendalein una direzione più green: abbiamo abbandonato il mercato del petrolio, stiamo investendo
in impianti da fonti alternative, abbiamo iniziato con l’efficientamento energetico degli edifici. La transizione energetica però, non può prescindere dal coinvolgere tutti allo stesso modo; Da questo deriva il nostro impegno verso l’armonia con le comunità locali, il benessere deinostri dipendenti, l’attenzione verso i clienti, la giustizia della nostra organizzazione”

Un momento di confronto voluto per sviscerare, attraverso le testimonianze di amministratori, imprenditori e rappresentanti del mondo bancario, i punti critici e le sfide che attendono la sfera politica, quella dei manager e degli imprenditori – afferma Francesco Pace, Presidente Acacia Group e organizzatore dell’evento – Un’occasione unica per interpretare i megatrends necessari per costruire un futuro fatto di competenza, innovazione e coraggio in un momento difficilissimo per l’Italia”.

Sarà questa una grande occasione per l’Umbria di promuoversi quale punto di riferimento ed esempio di un fare impresa sempre più rivolto alla sostenibilità.

PROGRAMMA DELL’EVENTO

Ore 16.00 – Accredito Partecipanti

Ore 16.30 – Introduzione Nicola Porro, Giornalista e Conduttore Televisivo (moderatore)
Saluti Istituzionali Andrea Romizi – Sindaco di Perugia

Giancarlo Giorgetti – Ministro Sviluppo Economico
Sviluppo e Sostenibilità: il PNRR opportunità unica ma non replicabile per la ripresa delle imprese

Ore 17.00 – La visione territoriale 

Donatella Tesei – Presidente Regione Umbria
Competitività d’impresa e infrastrutture: rischi e opportunità del piano infrastrutturale della Regione Umbria

Francesco Acquaroli – Presidente Regione Marche
Macro-area centro Italia: opportunità o minaccia per lo sviluppo economico di due economie limitrofe.

Simone Cascioli – Direttore Confindustria Umbria
Claudio Schiavoni – Presidente Confindustria Marche
Fare impresa nei due territori: pro e contro.
Il dialogo tra le Regioni e l’evoluzione della macro area.

Ore 17.40 – Le risorse per il “sostenibile”

Alessandro Decio – Banco Desio
Dalla banca globale alla banca del territorio: la transizione nel modo di fare banca a supporto della sostenibilità

Vittorio Gaudio – Banca Mediolanum
Economia e Mercati Finanziari: la consapevolezza di trasformazione del sistema economico conseguente alla pandemia ed alle tensioni geopolitiche.

Andrea Ragaini – Banca Generali
Il rapporto tra finanza sostenibile, asset e wealth management.
La nuova regolamentazione europea sulla finanza sostenibile.

Ore 18.10 – La visione di Imprenditori 

Catia Bastioli – Novamont SpA
Sostenibilità, Bioeconomia e Transizione ecologica

Giulio Bonazzi – Aquafil SpA
Sostenibilità ed Economia Circolare: un paradigma di successo e destinato ad essere vincente

Giovanni Gasparini – Renco SpA
L’impegno delle imprese italiane nello sviluppo sostenibile dei Paesi emergenti: Africa, Middle-East, LatAm

Ore 18.45 – Investire in sostenibilità

Massimo Di Carlo – Cassa Depositi e Prestiti SpA
Le nuove sfide a sostegno di enti pubblici e imprese: Addizionalità, Sostenibilità e Competitività

Ore 19.00 – Transizione digitale: quale futuro? 

Michele Fioroni – Ass. Sviluppo Economico Regione Umbria
La transizione digitale della PA quale driver dello sviluppo d’impresa; Convergenza tra autonomie e iniziative locali e linee direttrici nazionali

Mirco Carloni – Ass. Sviluppo Economico Regione Marche
Il ruolo della Regione nella transizione ecologica e digitale delle PMI

Ore 19.30 – Uno sguardo all’ Europa 

Giulio Tremonti – Aspen Institute/Studio Tremonti
Opportunità e vincoli di una Comunità Europea al bivio di un profondo cambiamento

Ore 20.00 – Chiusura lavori
Ore 21.00 – Cena riservata a relatori e imprese partner