Una Nazione bloccata costretta a vivere alla giornata, con il Covid-19 che fa da detonatore a una crisi pesante da prima della pandemia.
Ne è convinto Emanuele Prisco, dal 2018 deputato di Fratelli d’Italia, meloniano doc, capogruppo della I Commissione Affari Costituzionali alla Camera, assessore all’Urbanistica della prima Giunta di centrodestra a Perugia.
“A preoccuparmi è il rischio di desertificazione del sistema produttivo, l’emergenza sociale ed economica che promette di abbattersi su quella sanitaria. I sintomi ci sono tutti.
Il Governo ha speso ingenti risorse senza nessuna visione. Servono maggiore liquidità, semplificazione amministrativa e misure di accompagnamento per le imprese”.

Lo sguardo rivolto alla sua terra, l’Umbria, e alle Marche, dove è stato commissario per le ultime elezioni regionali. “Fondamentale l’attenzione alla salute dei cittadini, ma dobbiamo anche difendere il lavoro e aiutare le imprese a rimettersi in cammino.
L’Italia ha le carte in regola per pensare in grande.
Da tempo chiediamo la riforma del codice degli appalti per dare il via a una serie di piccoli e medi progetti in tutto il territorio. Nelle zone terremotate la ricostruzione è al palo e le attività rischiano il collasso perchè stanno ancora combattendo la battaglia per la ripresa post sisma e oggi sono costrette a fronteggiare anche quella del Covid.
Eppure, la ricostruzione è il più grande cantiere d’Italia. Non si può approcciare il tema pensando che chi ha una partita IVA vada perseguito come se fosse un poco di buono. La verità è un’altra, anche su questo il Governo sbaglia”.

Intervento pubblicato nell’Osservatorio delle Imprese 2021
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