Competitività, infrastrutture e sostenibilità: l’Umbria come modello e opportunità

Donatella Tesei
Presidente Regione Umbria
Relatrice del roundtable “Costruire il Futuro dell’Italia di Mezzo” all’Economic Challenge 2023 Acacia Group
28-29 Settembre 2023, Assisi – Sacro Convento
>>PROGRAMMA, RELATORI E ACCREDITO

L’Umbria è una Regione isolata che, per di più, dalla grande crisi del 2008 al 2019 ha registrato uno dei crolli del Prodotto Interno Lordo più importanti tra le regioni europee. E’ una affermazione vera, senza dubbio. Ma è anche parte di un passato su cui abbiamo decisamente voltato pagina.

Grazie ad una nuova politica che restituisce all’impresa il ruolo di motore dello sviluppo e della creazione di lavoro, ed al pubblico assegna quello di creare le condizioni abilitati per essa, con una rete di sostegni economici rilevanti alle famiglie che oggi in Umbria accompagnano la vita di un figlio dalla nascita all’Università, tramite la trasformazione del Turismo in industria regionale e la creazione di un Brand Umbria fortemente percepito sui mercati, ed infine grazie ad una grande capacità di intercettare e gestire risorse siano esse Comunitarie, del PNRR o di bilancio e quindi tenendo bloccata la pressione fiscale, l’Umbria sta cambiando pelle, diventando terra dell’attrattività, della crescita sostenibile ed in futuro anche cerniera dell’Italia di Mezzo.

Non solo una rilevante espansione economica e dell’occupazione post pandemia dunque, ma anche maggiori collegamenti, immediati grazie al salvataggio risanamento e rilancio del nostro Aeroporto, che oggi fa viaggiare 500.000 persone grazie a 100 rotte settimanali, ed in prospettiva, esterni grazie alla stazione ad Alta Velocità Mediaetruria, alla E78 ed alla Tre Valli, ed interni con la nuova Ferrovia Centrale Umbra e con il rifacimento delle superstrade umbre. 

Ma vi è di più. Nel futuro che è già presente della competitività e dell’attrattività, l’Umbria si è candidata ad essere modello italiano della Sostenibilità, non solo per deciso posizionamento strategico, ma per essenza stessa della nostra regione.

Siamo la terra di San Francesco, il cuore verde d’Italia, ma anche la culla di imprenditori visionari che, anche in tempi in cui ancora non si era declinato l’odierno concetto di Sostenibilità, realizzavano nella propria azienda quel connubio ideale tra sviluppo, lavoro e territorio.

Nella nostra Regione oggi le imprese sentono questa essenza spirituale – che è evoluta in genius loci di chi le anima – e si sviluppano in questa dimensione, tanto da diventare l’ottava regione italiana per investimenti in sostenibilità e la quarta per richiesta di green jobs profile, secondo lo studio Umbria 2032 di The European House Ambrosetti.

Ciò si giustifica non solo con il fine di dare valore alla propria produzione ed al proprio posizionamento, ma per intima convinzione, per la sentita necessità di coniugare profitto e dono che è ormai cifra di uno stile umbro.

Ma vi è di più. In Umbria lavoriamo per una Sostenibilità che – oltre ad essere sostanza e non apparenza – non guardi solo all’ambiente ma a tutte le dimensioni umane: rispetto della salute, lavoro sfidante e correttamente retribuito, inclusione sociale, innovazione coerente con l’ecosistema, restituzione di valore al territorio.

L’Istituzione Regione Umbria ne è convinta a tal punto da chiedere, già a consuntivo del bilancio 2022, a tutte e 17 le partecipate regionali una propria relazione di sostenibilità, per dimostrare a pubblico e stakeholder in modo tangibile come queste realtà incidano positivamente sul sistema che le circonda.

ECONOMIC CHALLENGE 2023 ACACIA GROUP
ASSISI, 28-29 SETTEMBRE 2023
>>PROGRAMMA, RELATORI E ACCREDITO<<