Non solo liquidità alle PMI, ma anche minibond e crowdfunding finanziario

È fondamentale che le imprese in questa fase abbiano liquidità importante per affrontare il prossimo futuro.
L’erogazione dei finanziamenti di grande importo garantiti dallo Stato, secondo quanto previsto, richiede valutazioni certosine da parte delle banche, e tanti i “paletti” che il sistema bancario ha imposto e che impediscono l’accesso al credito nonostante la garanzia dello Stato.
Anche solo la verifica sulla possibile situazione dell’impresa al 31 dicembre 2019, senza il bilancio approvato, che potrebbe vanificare la richiesta di liquidità.
In questo scenario assume un’importanza significativa l’occhio attento di esperti in finanza d’impresa, che oltre a fornire un’immagine positiva dell’azienda nei confronti della banca potrebbe agevolare l’analisi della pratica, scegliere la migliore strategia, favorendo il rapido completamento dell’iter che porterà all’erogazione del finanziamento.

Abbiamo chiesto a Luca Lebotti, Area Manager Centro Italia di Finint MC SpA (gruppo Finanziaria Internazionale SpA) e CEO della Bluebox Srl (Centro studi di analisi finanziaria), perché è così importante la liquidità in questa fase, e quale la migliore strategia per velocizzare l’iter di gestione delle richieste.

“L’emergenza coronavirus ci ha costretti in breve tempo a cambiare radicalmente le nostre abitudini quotidiane adottando comportamenti socialmente responsabili ma al tempo stesso limitativi delle nostre naturali e istintive relazioni sociali.
Anche il nostro tessuto produttivo è stato messo a dura prova e il suo motore ha dovuto rapidamente ridurre il numero dei giri con un grave danno alla nostra economia; le nostre imprese da Nord a Sud hanno dovuto frenare bruscamente la loro attività, in molto casi cessarla del tutto per dare priorità al problema sanitario. Questa situazione più passa il tempo più consuma risorse e “brucia cassa”.
Le sole moratorie sui debiti non bastano, né le altre iniziative messe in campo dal Governo; e’ fondamentale iniettare al più presto nuova linfa nelle casse delle imprese per supportarle nella continuità aziendale ed arginare la probabile ondata di default che si prospetta.
In un Paese dove si incassa mediamente con tempi superiori a 90 gg. ed in alcuni settori sopra i 130/150 gg. una crisi come quella che stiamo vivendo, può portare le aziende alla totale mancanza di liquidità e quindi al dissesto finanziario.
Per questo motivo bisogna raccogliere tutte le risorse messe a disposizione dall’intero sistema creditizio, bancario e non (mi riferisco a tutto il mondo della finanza alternativa con il sempre più fondamentale ricorso ad investitori privati).

Come Finint MC, in questo momento di difficoltà, abbiamo da subito messo a disposizione delle imprese tutta la nostra esperienza e professionalità, dialogando e favorendo gli scambi tra mondo impresa e mondo del credito.

Snellito e accelerato tutti i processi di valutazione ed erogazione immedesimandoci e “vestendo i panni” dell’impresa che oltre alla necessità di liquidità e talvolta di soluzioni ad-hoc di finanza straordinaria, ha bisogno di concretezza e immediatezza.
Tantissime le pratiche che abbiamo portato a buon fine tra le imprese umbre, tra erogazione immediata di liquidità per importi over 1-2 milioni, emissione minibond e crowdfunding finanziario.
Operazioni che hanno portato grandi soddisfazioni, instradando le PMI verso un percorso finanziario utile, e talvolta indispensabile, per la crescita”

Fabio Famoos (CFO All Food SpA)
“Il nostro Gruppo aveva necessità di trovare ed adottare una soluzione alternativa al Decreto Liquidità messo in campo dal Governo.
Confrontarsi e lasciarsi guidare da esperti in finanza è sempre strategico e risolutivo.
Da oltre 30 anni aiutiamo le persone a vivere meglio portando nella loro quotidianità salute e benessere con un servizio di qualità, nel rispetto delle tradizioni culinarie locali e della genuinità degli ingredienti”

Tiziano Ragnacci (Le Tricot Perugia SpA)
“E’ in momenti come questi dove emergono le professionalità. Il Gruppo Finint si è ancora una volta mostrato attento e vicino alla nostra realtà accompagnandola alla ricerca dello strumento e della soluzione più efficace per affrontare questo momento.
Siamo ripartiti, abbiamo nel cuore l’Umbria e portiamo avanti il Made in Italy con orgoglio”.