Andrea Romizi: nuove opportunità e consapevolezze, nate ed emerse da criticità del presente, per conquistare un futuro migliore

Gli ultimi anni sono stati ardui. 

La pandemia da Covid 19 ci ha duramente messi alla prova costringendoci a rimodulare la nostra quotidianità e a riformulare il concetto di normalità.

Quando ci sembrava di vedere la luce in fondo al tunnel della pandemia, ci siamo ritrovati, nostro malgrado, tristi spettatori di una guerra nel cuore dell’Europa.

In questa stagione difficilissima, che si caratterizza per le gravi incertezze date dall’instabilità della comunità internazionale, dalle disuguaglianze sociali, territoriali e di genere, dalle crisi che si susseguono, sanitaria, climatica e ambientale, militare, e, in ultimo in ordine di tempo, energetica, non dobbiamo smettere di lavorare per un futuro migliore che ci restituisca speranza e fiducia.

Un futuro che ci veda al centro della realizzazione di un nuovo modello. Noi, veri motori di una rivoluzione buona, di una nuova società dove ogni individuo sia in connessione con l’altro e con l’ambiente. Dando vita a un circolo virtuoso all’interno del quale la stretta collaborazione tra istituzioni e imprese, la sinergia tra pubblico e privato, possano produrre frutti preziosi per rivitalizzare persone, ambiente ed economia.

A riguardo, vorrei citare alcuni punti del patto di economia dei giovani con Papa Francesco, convinto che possano ispirare ognuno di noi, mirando così a istituire:

“uneconomia di pace e non di guerra”

uneconomia che si prende cura del creato e non lo depreda”

uneconomia a servizio della persona, della famiglia e della vita”

uneconomia dove la cura sostituisce lo scarto e lindifferenza”

uneconomia che non lascia indietro nessuno”.

La sfida che ci attende è quella di ribaltare il paradigma. Scoprendo soluzioni inaspettate lì dove oggi si annidano criticità. Affinché dalle avversità e dalle incertezze dei tempi che viviamo, possano nascere opportunità e consapevolezze nuove che ci conducano ad apprezzare e a rispettare ciò che ci circonda.

Lo sforzo che tutti siamo chiamati a fare, in ogni comunità, da quella locale fino a quella internazionale, è di non operare nell’ottica della contrapposizione, quanto, piuttosto, di ricercare i tratti che ci uniscono, che ci accomunano. Saranno proprio queste motivazioni di unione e coesione che ci consentiranno di tracciare percorsi inediti che schiuderanno sorprendenti nuovi inizi.

Andrea Romizi – Sindaco di Perugia

(riproduzione riservata)

Intervista al Sindaco di Perugia Andrea Romizi pubblicata nella nuova Edizione de L’Osservatorio delle Imprese 2023

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