Giorgio Mencaroni, Presidente Camera di Commercio dell’Umbria
Protagonista nell’Osservatorio delle Imprese 2024 presentato il 15 Dicembre 2023 in occasione del Galà delle Imprese Acacia Group
Il Pil “Misura tutto … eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Correva l’anno 1968, ma il discorso pronunciato allora da Robert Kennedy suona ancora oggi di grande attualità. D’altronde quello degli strumenti con cui misuriamo il benessere di una società è solo uno dei temi da prendere in considerazione nel generale dibattito sulle nuove visioni di sviluppo.
Visioni che, restando lontani da ipotesi di esperimenti economici e sociali palingenetici, per la terra d’Umbria dovrebbero delineare strategie di crescita prima di tutto coerenti con le vocazioni dell’economia e della società regionale, mettendola nelle condizioni di crescere, e contribuire allo sviluppo nazionale, secondo forme e modalità che le sono proprie, quindi sulla base del sistema territoriale di competenze, delle caratteristiche del tessuto economico e dei propri vincoli di scalabilità industriale.
L’Umbria può essere una regione ideale dove vivere e fare impresa, ma deve fare un balzo in avanti, in termini di competitività e attrattività, per diventare terra di vera innovazione – tecnologica, sociale e culturale – in cui non solo le imprese ma anche le persone siano poste al centro di un modello di sviluppo sostenibile.
In questo senso il “modello umbro” dovrebbe basarsi più sul “software” che sull’“hardware”, innalzando la qualità dei processi e dei prodotti, rendendoli tecnologicamente più avanzati, piuttosto che puntando su complessi di industria pesante, non rispondenti a quell’equilibrio di sostenibilità ambientale che rappresenta non solo una vocazione identitaria della regione, ma anche una carta di competitività, sulle ali della transizione ecologica.
Aumento di produttività, intesa prioritariamente come somma di progresso tecnico ed efficienza, e rafforzamento dell’attrattività del territorio, non solo in senso turistico, sono i due nodi chiave da aggredire per riposizionare l’intero sistema economico lungo la catena del valore, perseguendo strategie volte a una maggiore integrazione delle filiere e favorendo lo sviluppo di specializzazioni verticali di settori evoluti.
Durante la serata del 15 Dicembre è stato presentato il Progetto CORE, che accompagnerà le imprese verso il primo bilancio di sostenibilità.
CORE, acronimo di community responsability, è l’applicativo web che ti guida ed aiuta nella raccolta dei dati necessari alla realizzazione del bilancio di sostenibilità.
In facili e veloci passaggi ti permette di avere una prima dashboard dei parametri ESG della tua azienda (ambientali, sociali e governance).
INIZIA IL TUO PERCORSO NELLA SOSTENIBILITA’ >>
