Approdiamo verso l’Economic Challenge 2023 e ascoltiamo le parole di Massimo Casciola Direttore della VUS COM, sulla transizione energetica.
La transizione energetica poteva essere l’elemento vincente della nostra società. Perché Transizione energetica significa valore per le comunità e i territori con nuove opportunità di crescita per il Sistema Italia. Già dagli anni ’80 ci si è resi conto che l’attuale sistema energetico, a causa delle emissioni di carbonio nell’atmosfera, era alla base del cambiamento climatico. Da allora sono trascorsi 40 anni. Invece, oggi, rappresenta una delle maggiori occasioni perse. Invece di gestirla ci troviamo oggi a subirla. È oramai imprescindibile puntare con decisione sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica per aumentare la propria indipendenza energetica ma non sono ancora determinabili gli impatti complessivi, soprattutto in termini occupazionali. Non è però solo una questione di posti di lavoro. Le conseguenze di queste scelte colpiranno tutte le dimensioni della vita sociale. I Governi hanno pertanto l’obbligo morale (oltreché istituzionale) di garantire un approccio equo alla transizione che dovrà prevedere una redistribuzione della nuova ricchezza che verrà generata. Purtroppo, le prime indicazioni sono negative: è sufficiente analizzare come è stato e come viene gestito lo shock tariffario (che ha riguardato tutti i prodotti energetici) tuttora in corso, anche se con intensità ridotta rispetto a qualche mese fa. Governo e ARERA, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, si sono cimentati in una serie di ‘toppe’ piuttosto che orientarsi verso scelte che avrebbero dovuto mettere in sicurezza anche l’intera filiera energetica. Evidenza ne sono i diversi fallimenti societari. Le decisioni di sistema sono state ancora una volta lasciate sulle spalle dell’imprenditore. Oggi se un’impresa vuole rimanere competitiva, deve diminuire il costo dell’energia per unità di prodotto realizzato. E l’unica possibilità che ha per farlo è l’efficientamento energetico dei suoi processi. È la prima scelta su cui deve puntare perché è anche l’unica su cui egli ha potere diretto. Il Governo arriverà sempre domani. Consci di questo, la razionalizzazione dei processi che porta a realizzare una efficiente transizione energetica è un’attività industriale che assume pari dignità rispetto a tutte le altre operazioni aziendali. La transizione non solo non è un concetto astratto: è necessario però che gli imprenditori abbiano consapevolezza di quanto ciò sia importante per il nostro futuro. La transizione energetica è inarrestabile: oltre a essere una sfida di portata epocale, è un’opportunità di progresso verso il benessere, sia per il Pianeta sia per le persone, protagoniste di questo cambiamento.