Le opportunità del PNRR: occasione unica e concreta per i territori, tra legalità e coesione sociale

Emanuele Prisco
Sottosegretario Ministero dell’Interno
Relatore del roundtable “Costruire il Futuro dell’Italia di Mezzo” all’Economic Challenge 2023 Acacia Group
28-29 Settembre 2023, Assisi – Sacro Convento
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Quella del Piano Nazionale di ripresa e resilienza è una sfida che l’Italia, col governo Meloni, sta portando avanti con determinazione a dispetto di tutte le difficoltà che naturalmente si presentano quando si tratta di riformare e rinnovare: questo perché il successo della sfida attiene allo sviluppo dell’intera nazione. Tuttavia richiede grande senso di responsabilità: le risorse vanno spese tutte e bene perché impegnano le generazioni future. Come governo stiamo caparbiamente operando affinché l’obiettivo della messa a terra dei progetti, della loro realizzazione. Quelli che oggi sono progetti in fase di realizzazione domani saranno infrastrutture, materiali e immateriali, che renderanno migliore la qualità della vita dei cittadini e delle imprese. La riqualificazione urbana è il cuore delle politiche per la sicurezza del territorio. Le nostre città, grazie ai fondi del PNRR – ed anche altri fondi – saranno riqualificate, nel rispetto dell’identità dei singoli territori: città più vivibili, saranno città più sicure, a misura di cittadino. Dunque possiamo e dobbiamo spendere bene le risorse destinate a questi progetti: dalle infrastrutture alla mobilità sostenibile, dagli interventi per la sanità e il sociale alla digitalizzazione. E’ una grande occasione, un appuntamento che non possiamo mancare e in un simile contesto gli enti territoriali rivestono un ruolo da protagonisti, dalla loro posizione di collettori ed interpreti primari delle istanze e dei bisogni dei cittadini: è anche nostro compito sostenerli e raccogliere le loro indicazioni, particolarmente preziose per la meticolosa conoscenza dei luoghi e delle loro necessità, problematiche ed urgenze. E poi, però, bisogna decidere. Ad essi, poi, è affidata la diretta gestione diretta di una cospicua, pari a circa 66 miliardi, delle risorse europee assegnate all’Italia. Da un lato, vanno sostenute le aree in maggiore difficoltà e dall’altro occorre offrire una possibilità ai progetti più meritevoli di vedere la luce.

Tra le problematiche che stiamo affrontando e abbiamo affrontato in questo primo anno al governo della Nazione, c’è anche quella riduzione del divario sociale. Grazie ai fondi del PNRR, le città piccole e grandi potranno essere riqualificate, così da conseguire al più presto risultati importanti sul fronte qualità della vita e dei legami territoriali, della cura delle aree interne. Un problema che richiede strategie complesse, di tipo culturale, anche con il concorso gli enti locali, per offrire ai giovani che vivono in aree a rischio opportunità di crescita, spazi di socialità e riqualificazione dei territori a cominciare dal ruolo di scuola e sport.