L’Umbria di domani: idee chiare e progetti concreti

La Presidente Tesei ha illustrato il percorso intrapreso per sfruttare al meglio le risorse del PNRR.

1,57 miliardi di euro e 39 progetti per l’Umbria, questo quanto emerso oggi nella conferenza stampa della Presidente Donatella Tesei sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Una visione chiara per immaginare l’Umbria di domani: attrarre e veicolare al meglio le risorse attraverso le linee guida europee e nazionali, con una logica che possa catalizzare l’economia regionale.

Un ventennio, quello pre Covid, che ha generato una flessione costante del Pil regionale facendo posizionare l’Umbria tra le peggiori d’Italia.
Dal 2020 invece, i numeri parlano chiaro, la direzione intrapresa è quella giusta, e che porterà rapidamente il prodotto interno lordo a livelli pre pandemia.

Il nostro scopo – ha detto ancora Tesei – è stato di coniugare le macro progettualità, intercettando così risorse per la nostra regione. Il risultato è nei progetti finanziati che vanno dall’edilizia scolastica, alla sanità al sociale, alla rigenerazione urbana, alla mobilità, alle aree interne, agli impianti sportivi, ai borghi, allo sviluppo socio-economico del cratere del sisma. Finanziamenti coerenti con le nostre progettualità ed esigenze“.

La Tesei ha sottolineato il lavoro straordinario portato avanti.
Ricorrono dieci mesi – ha ricordato – da quando abbiamo presentato il nostro progetto al Presidente Draghi, un periodo di intenso lavoro. Parliamo di progetti in stato molto avanzato che ci auguriamo troveranno la copertura e quindi la possibilità di realizzazione nei prossimi mesi“.

In aggiunta ai 39 progetti, si affiancano altri obiettivi e progettualità che con grande pragmatismo posizioneranno l’Umbria nel posto di rilievo che merita.

Nota di rilievo per l’ulteriore intervento previsto nell’area industriale di Terni, da un lato il polo chimico, dall’altro l’industria “pesante” sulla quale sventola ufficialmente da qualche giorno bandiera italiana.
L’acquisizione Arvedi detterà, con il nuovo piano industriale, una importante crescita nel settore produttivo; è pertanto strategica la decisione di investire nella centrale a idrogeno a supporto delle acciaierie e di tutte le attività energivore del territorio.

«È complesso – ha concluso la Tesei – evidenziare quale tra questi progetti sia il più importante, perché tutti fanno parte di una programmazione strategica. Di certo quelli legati a infrastrutture e mobilità ci interessano molto, perché questi settori sono il debole della regione. Vogliamo immaginare un’Umbria del domani con una ferrovia che cuce il Centro Italia, lo attraversa e ha snodo centrale in Perugia e Terni. Ma l’attenzione è focalizzata anche sulle imprese, il motore produttivo di questa Regione»